Special Assault Squad | Giovedì 22 Settembre | Op. “Rescue Hope”
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21 Set Giovedì 22 Settembre | Op. “Rescue Hope”


Contesto

Tanoa è una piccola isola nel pacifico martoriata da continue guerre tra gruppi armati rivali che si contendono la supremazia del narcotraffico internazionale. Uno dei maggiori esponenti di questo teatro è “Salomon Maru” capo di uno dei gruppi armato, forse il più potente, conosciuto come il SyndiKat, un gruppo miliziano, composto prevalentemente da giovani fanatici, responsabile di centinaia di omicidi tra civili e polizia locale oltre maggior esportatore oltre oceano di grandi quantitativi di narcotici. Due mesi fà Il governo tanoano pur di sedare le continue lotte tribali, decise di diventare protettorato NATO con l’obiettivo di arrivare a contrastare tali disordini offrendo uno degli aeroporti dell’isola come base d’appoggio ai militari in servizio. Italia e Francia parteciparono attivamente alla causa, rispondendo con l’invio di due contingenti militare con lo scopo di addestrare giovani tanoani con l’obiettivo di accrescere la sicurezza nelle principali città dell’isola creando così il corpo della gendarmeria locale. Purtroppo però nonostante il tentativo, i combattimenti non sono mai cessati, anzi in qualche modo sono aumentati, portando i ribelli a evolvere anche il loro arsenale facendolo diventare

merce di scambio con i narcotici venduti oltre oceano.
Ad ogni modo gli Stati Uniti (meta preferita da “Maru” per lo spaccio di enormi quantitativi di narcotici) in seguito alla segnalazione di alcuni agenti della DEA sotto copertura e operanti sull’isola, credevano di aver scoperto uno dei probabili nascondigli di Maru e due giorni decisero di avviare un raid per la cattura del signore della droga. Tale operazione è rimasta riservata anche alle autorità internazionali compresi i nostri uomini, fino al tragico evento, quando il Black Hawk che trasportava gli 8 Delta Force incaricati per l’operazione di cattura, purtroppo è stato intercettato ed abbattuto da un missile terra aria, probabilmente sparato da una postazione fissa Igla, forse uno degli ultimi acquisti dei miliziani di Maru. A quanto pare anche il governo americano aveva sottovalutato l’arsenale bellico del SyndiKat pagando l’errore a caro prezzo. E’ difficile ipotizzare se vi siano sopravvissuti. L’ultimo contatto radio col velivolo risale a poco dopo l’impatto col razzo dove i piloti comunicavano il Mayday e si preparavano all’impatto col suolo. Da oltre 18 ore nessun comunicazione è più avvenuta con alcun membro dell’equipaggio. Gli Stati uniti hanno chiesto l’immediato intervento NATO in particolare del nostro contingente operante in loco per indagare sul luogo dello schianto e recuperare le salme dei dispersi. Il consiglio di sicurezza ha risposto immediatamente alla chiamata affidandoci l’operazione battezzata “Operation Rescue Hope”. Il comando conta molto sull’esperienza degli uomini dello “Special Assault Squad” per portare a termine la missione.

 

Secondo quanto riferito dal comando, il Black Hawk sarebbe stato abbattuto pressappoco nell’area evidenziata in mappa, da calcoli eseguiti sulle informazioni che i piloti ci hanno fornito, sembrerebbe che il razzo sia stato sparato da poche centinaia di metri più a sud, forse da un punto di vantaggio offerto da una serie di rocce presenti nell’area marcata in rosso. Non si esclude che il Syndikat abbia potuto raggiungere il crashsite subito dopo l’abbattimento e finito ciò che hanno iniziato o se abbiano portato via eventuali superstiti, al momento nessuna rivendicazione o richiesta particolare ci è ancora giunta. Purtroppo fintanto che non scopriamo di quanti igla il nemico dispone le direttive perla sicurezza aerea impongono un blocco per i voli a bassa quota in particolare con elicotteri.

 

Esecuzione

Un C130 si alzerà dall’aeroporto di La Rochelle portandosi ad una quota di circa 6000mt per eludere gli armamenti antiaerei e lancerà una squadra di paracadutisti nei pressi dell’area, i quali una volta giunti a terra si muoveranno in ricognizione sulla zona dello schianto in cerca del crashsite e di eventuali postazioni Igla ancora attive, cercando di rimanere invisibili il più a lungo possibile. Nel frattempo gli incursori ed i ranger muoveranno dallo stesso aeroporto con un convoglio armato, formato perlopiù da veicoli leggeri tra cui Lince e Puma, scelti a causa dei ridotti spazi di manovra fra i sentieri e la vegetazione di Tanoa. Bisognerà fare molta attenzione durante il tragitto, il Syndikat è particolarmente noto per le sue imboscate tra la fitta giungla e sentieri abbandonati. A seguito del convoglio vi sarà anche un Lince ambulanza il quale si incaricherà di trasportare le salme dell’equipaggio disperso una volta giunti sul crashsite oltre che a fornire supporto medico in caso di necessità agli uomini dell’autocolonna, per cui bisognerà preservare l’integrità del veicolo in questione ad ogni costo vista la sua importanza. I paracadutisti avranno a loro disposizione un raven per aiutarsi nell’esplorazione dell’area e saranno equipaggiati di armi silenziate per eliminare eventuali minacce senza attirare troppa attenzione. Gli incursori ed i ranger invece si affideranno ad equipaggiamenti standard e più efficaci per la difesa del convoglio in caso di attacchi. Una volta giunti sul luogo dell’impatto, gli incursori si preoccuperanno di formare un perimetro di sicurezza mentre i ranger provvederanno a recuperare i corpi dell’equipaggio disponendoli uno per uno in appositi sacchi neri e caricandoli sull’ambulanza. Terminata l’operazione di estrazione di tutti e otto gli uomini dispersi, gli incursori provvederanno a far brillare il relitto del BH, ed il convoglio farà ritorno in base. Questo è tutto signori, impegniamoci per restituire le salme al proprio paese.

Buona fortuna!


 

Zona delle operazioni

Zona delle operazioni


Area dello schianto

Area dello schianto


 



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