10 Ott Giovedì 13 Ottobre | Op. “BROKEN SWORD”
| SITUAZIONE |
In seguito al fallimento dell’operazione “Cold Chastise” che determinò l’uccisione di due nostri infiltrati nel tentativo di disarmare un dispositivo nucleare utilizzato dai russi per scopi bellici, la nostra intelligence non ha mai smesso di indagare sulla questione nucleare russa. Di recente alcuni agenti dei servizi segreti ci hanno fatto sapere che il dispositivo è stato spostato sull’isola di Napf dove probabilmente il governo russo sta conducendo alcuni test missilistici per determinare la reale efficienza delle testate. Purtroppo durante una ricognizione di un nostro aereo spia sull’isola nel tentativo di acquisire obiettivi sensibili e mappare l’intera area, il drone è stato individuato ed abbattuto. Supponiamo che il relitto sia stato recuperato dal nemico e custodito in una delle basi nemiche presenti sull’isola. Se riusciamo a scoprire dove si trova potremmo sperare ancora di recuperare informazioni dalla scatola nera.
Gli ultimi dati trasmessi dal drone, mostrano una forte concentrazione militare nella parte centrale dell’isola, poco distante abbiamo scoperto dell’esistenza di un piccola centrale nucleare nei pressi della diga di Shatterdam, la quale fornirebbe energia elettrica a tutta l’isola. Se riuscissimo a sabotarla impediremmo il processo di fusione per la realizzazione delle testate destinate ad armare alcuni veicoli lancia missili oltre che a isolare completamente l’isola come conseguenza del balckout. E- molto probabile che I russi dopo l-abbattimento del drone, si aspettino un nuovo tentativo di intrusione da parte delle nostre squadre speciali, pertanto l’effetto sorpresa non è assicurato.
| BRIEFING |
La missione avrà inizio alle ore 04.30 del mattino. Un primo team di BlackWater composto da 8 unità paracadutisti verrà lanciato durante la notte a 2km nord di alcuni piccoli presidi nemici poco pattugliati. Il loro compito sarà quello di irrompere in uno degli avamposti, eliminare qualsiasi presenza nemica e cercare indizi sul luogo di custodia del relitto. Qualora fosse possibile sarebbe utile rubare anche degli equipaggiamenti russi per potersi camuffare da nemici e muovere senza troppe difficoltà in territorio nemico in cerca del luogo di detenzione del relitto. E’ molto probabile che tutti gli avamposti forniscano degli indizi sul nascondiglio, sarà importante non tralasciare alcun particolare. Una volta individuato il punto, bisognerà recuperare le informazioni e far brillare il relitto. Se è come pensiamo i dati raccolti dal drone dovrebbero svelarci dove si trovano i veicoli lanciamissili, se così fosse vi markeremo in mappa i mezzi in tempo reale e vi occuperete di intercettarli e neutralizzarli anche se saranno in movimento. Nel frattempo altre due squadre seals arriveranno via mare a bordo di alcuni gommoni trasportati durante la notte da un nostro sommergibile, questi attraccheranno più a sud dell’isola, per muoversi successivamente al sabotaggio della centrale nucleare. Infiltrarsi nella centrale non sarà affatto semplice. La struttura è ben protetta vista la sua importanza, inoltre il nemico utilizza alcune videocamere di sorveglianza su tutto il perimetro della centrale, con accesso al solo personale autorizzato, pertanto se altri venissero scoperti nell’area circostante, le sentinelle farebbero scattare immediatamente l’allarme con conseguente arrivo di rinforzi a difesa della struttura, a tal punto le nostre possibilità di sabotaggio si ridurrebbero drasticamente, senza contare che anche le altre basi potrebbero essere informate della nostra presenza e tutte si organizzerebbero a difesa dei propri presidi. Per cui sarà necessario disattivare tutte le videocamere prima di provare ad irrompere nella struttura, un tiratore scelto potrebbe tornare utile allo scopo. A fornire un piccolo vantaggio ci penserà il clima, particolarmente rigido, il quale a causa delle bassissime temperature e le forti nevicate, sta costringendo a tenere al coperto molti uomini impiegati per il pattugliamento dell’isola,
il che ci offrirebbe il via libera alle operazioni.
Saranno possibili due metodi per disattivare la centrale, il primo, quello più semplice, è piazzare delle cariche su tutti i generatori e farli brillare, ma è evidente che delle esplosioni allerterebbero le unità all’interno e/o poco distanti alla struttura, in tal caso uno scontro a fuoco sarebbe inevitabile. Il secondo metodo invece e forse quello più efficace, è quello di riuscire ad infiltrarsi all’interno della base e disattivare manualmente ll quadro principale della diga mandando in avaria il pannello di controllo tramite un dispositivo jammer. Dispositivo che è stato progettato e messo a punto da un ingegnere cecoslovacco ex componente del vecchio KGB reclutato dopo la guerra fredda dalla CiA per attività di controspionaggio, di nome “Andrey Salic”, attualmente l’unica nostra fonte di informazioni sull’isola. Ad ogni modo bisognerà incontrare “Salic” nei pressi del villaggio di Shangen per farsi consegnare il dispositivo, prima di procedere con la missione. Ultimamente però i russi hanno parecchio intensificato il protocollo di sicurezza e nessun civile può uscire o entrare sull’isola senza autorizzazione. Salic sta avendo sempre più difficoltà a mettersi in contatto con i nostri agenti. Pertanto quest’ultimo ci ha fatto sapere che ricorrerà ad uno stratagemma per evitare di esporsi troppo. Per un’ora a partire dall’inizio della missione Salic isserà una bandiera della rep.Ceca in cima al tetto dell’edificio dove deciderà di incontrarvi per la consegna del jammer. Cercate di non mancare all’appuntamento, scaduta l’ora Salic andrà via per ragioni di sicurezza portando con se il dispositivo. Avrete a vostra disposizione anche un operatore con delle granate “Hunt-IR” per m203 le quali potrebbero tornarvi utili per fornire una situazione più dettagliata sulla presenza nemica e per individuare più in fretta i luogo della consegna. Una volta completati gli obiettivi il comando vi designerà un punto di estrazione dove un elicottero verrà a prendervi per riportarvi a casa.
Questo è tutto soldati…buona fortuna e ricordate, voi siete il =sAs=!
Le telecamere installate all’esterno per la sorveglianza del perimetro sono all’incirca 4, sarà facile individuarle in quanto hanno un sistema ad infrarossi che emette una luce intermittente, per disattivarle basterà sparare un colpo alla luce e la telecamera cesserà di funzionare. Una area rossa in mappa indicherà il raggio d’azione delle stesse al rilevamento termico,
se violato scatterà l’allarme.
Una volta individuato il luogo della consegna, qualsiasi operatore potrà direttamente prendere il dispositivo tramite il menu rotella “raccogli jammer”. Stessa procedura ripetibile per il piazzamento. Una volta entrati nella struttura del centro comandi basterà lasciare il jammer attraverso il comando rotellina, il resto lo farà il dispositivo, sentirete i motori spegnersi e di conseguenza il taglio della corrente, da li in poi nessun allarme sarà più un problema.
Maggiori info e briefing dettagliato a questo link