04 Nov Martedì 10 Novembre | Op. “Heavy Rain”
Operazione – Heavy Rain – | Missione Coop
I recenti scontri su Thirsk, mossi da un folto gruppo di insorti del “Napa”, ha coinvolto le forze ONU presenti sul posto che operavano per la stabilire l’ordine sull’isola. In seguito ad un attacco sferrato contro alcuni importanti siti presidiati dalle truppe umanitarie, i ribelli sono riusciti ha prendere il controllo totale della città principale e dell’intero aeroporto, dove erano stati installati alcuni pezzi d’artiglieria Sochor. Sono più di tre giorni che gli insorti stanno utilizzando i cannoni da 155mm per bombardare i pochi presidi rimasti dell’esercito delle nazioni unite, causando ingenti danni a strutture e posizioni militari avanzate. Il comando ONU ha deciso di far ripiegare le truppe rimaste a difesa dell’isola, su un piccolo eliporto a sud, in attesa dell’arrivo del supporto di alcune unità alleate, per muovere una controffensiva per la riconquista dell’aeroporto al fine di disattivare i pezzi di artiglieria. Inoltre si stima che gli insorti abbiano messo le mani su ingenti quantitativi di armi e veicoli catturati alle nazioni unite, pertanto si prevede che diverse unità meccanizzate tra BMP2, BTR70, e 2 elicotteri di cui uno armato tipo Mi8T (UPK) vengano impiegati per la difesa ed il pattugliamento del territorio. Purtroppo il clima rigido e le acque poco profonde non ci consentono al momento di poter effettuare raid aerei supportati da una nostra LHD, pertanto l’assalto verrà sferrato tramite l’inserzione di truppe a bordo di 2 elicotteri SOHAR MH-47E. Abbiamo motivo di credere che i ribelli utilizzino un convoglio ben organizzato per rifornire i cannoni partendo dalla vicina città di Thirsk fino all’aeroporto almeno una volta al giorno, sarebbe opportuno interrompere il flusso per rendere più vulnerabile l’attacco alle postazioni di artiglieria. Purtroppo gli elicotteri forniscono una scarsa capienza di equipaggiamenti per cui si renderà necessario infiltrarsi all’interno di una piccola polveriera un tempo dell’ONU ed equipaggiarsi degli esplosivi e/o mine necessari per bloccare il convoglio.